La carbossiterapia è un innovativo trattamento della cellulite che è una patologia degenerativa cronica del tessuto sottocutaneo.

A causa di fattori genetici, psicologici, ormonali, patologici e legati allo stile di vita cute e sottocute si infiammano progressivamente.

Diventano così nel tempo dei tessuti non adeguatamente funzionanti.

Da ciò consegue un accumulo di tessuto adiposo superficiale.

Normalmente l’accumulo di grasso avviene in profondità, tuttavia a causa delle condizioni presenti nella cellulite si ha un vero e proprio switch.

Ciò significa che il grasso inizia ad accumularsi in superficie, invece che in profondità.

Come diretta conseguenza sembra che si sviluppi una sottile infiammazione cronica che stimola lo sviluppo di fasci fibrotici che a loro volta inducono una retrazione irregolare dei tessuti.

La fibrosi è responsabile della pelle “a buccia d’arancia” ma a seconda della severità della patologia si può avere una pelle “a materasso”.

Il sistema vascolare soffre molto e il microcircolo smette di funzionare adeguatamente.

Ne deriva una sofferenza della cute, che diventa secca, anelastica, ingrigita, fredda e spenta.

La commistione di tutti questi effetti è infine responsabile dell’aspetto della cellulite: pelle a buccia d’arancia, ingrigita e fredda, sviluppo di capillari in evidenza, dolore e pesantezza alle gambe, accumulo di grasso a livello delle culotte de cheval.

Per fortuna c’è la carbossiterapia: un trattamento medico che agisce su tutti questi aspetti della cellulite.

La carbossiterapia migliora la circolazione e la microcircolazione, riduce lo stato infiammatorio dei tessuti e in aggiunta scioglie il grasso in eccesso.

Viene così ripristinata la condizione fisiologica di benessere delle gambe.

All’inizio le pazienti notano la sensazione di leggerezza alle gambe e la riduzione degli avvallamenti delle cosce.

Per concludere un altro grosso vantaggio della carbossiterapia è il suo profilo di sicurezza: non vengono utilizzate sostanze chimiche o farmaci, il rischio di allergie è dunque molto raro.